Viaggio in Bulgaria

 

20 agosto 2024

Care amiche e cari amici,
ho recentemente fatto un viaggio in Bulgaria e desidero condividere con Voi alcuni suoi momenti.

Ho visitato Sofia, altre importanti città e diversi luoghi di grande interesse.

Di Sofia (la capitale), affascinano anzitutto la splendida cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij e la chiesa di San Nicola che, unitamente a tanto altro, costituiscono un prezioso patrimonio culturale e spirituale.

Sono poi stato a Rila, il Parco Nazionale più grande della Bulgaria, alloggiando nella bella località montana di Panichishte.

A Rila v’è un bellissimo monastero: fondato nel X secolo, è il simbolo dell’ortodossia bulgara.
Per chi voglia esplorare queste zone, credo sia una tappa imprescindibile.

Invero, uno degli obiettivi principali del mio viaggio in Bulgaria è stato quello di visitare i 7 laghi di Rila, la cui altitudine varia fra i 2.100 e i 2.500 metri.

M’ero proposto di vederli tutti, e così ho fatto: dal più basso, chiamato Dolnoto Ezero, al più alto, il cui nome è Salzata (“La Lacrima”) a motivo delle sue acque limpide e cristalline.

Percorrendo i sentieri montani che portano ai 7 laghi, ho pensato, commuovendomi, che sono gli stessi luoghi in cui il Maestro Peter Deunov (Beinsa Douno) visse, camminò e insegnò.
Guardavo i massi accanto ai laghi e l’ho immaginato seduto in preghiera e in contemplazione ovvero nei modi in cui è ritratto in alcune foto dell’epoca.

Ho pensato altresì al Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov e al tempo che passò su queste montagne che tanto amò.
Egli affermò: “Se mi chiedessero qual è stato il momento migliore della mia vita, quello che mi ha dato le sensazioni più straordinarie, direi che è stato a Rila, sulla montagna, al sorgere del sole”.

V’è un’atmosfera mistica in questi luoghi.
Nonostante la presenza di non pochi turisti, la persona sensibile che li visiti con la giusta attitudine, può percepirne le intense energie spirituali.

In agosto, la Fratellanza Bianca si riunisce qui, fra l’altro, per danzare la Paneuritmia, una danza sacra creata da Peter Deunov.

I movimenti della Paneuritmia sono di grande bellezza, e Deunov la definì “uno scambio cosciente fra l’uomo e le forze della natura”.

Durante la salita ai sette laghi ho potuto ammirare questa affascinante danza praticata da un gruppo di persone.

Beinsa Douno e i suoi discepoli vissero con risorse materiali più che essenziali.
Grazie a Insegnamenti elevàti e alla loro pratica, molti di loro sperimentarono o s’avvicinarono a quella pienezza resa possibile dalla spiritualità vera e da un ideale condiviso di vita fraterna.

Tutt’oggi, questo meraviglioso ideale  continua a essere alimentato dagli Insegnamenti di questi due grandi Maestri spirituali e di altri che li hanno preceduti, nonché da tutte le persone che li applicano nella loro vita e che, perciò, confluiscono naturalmente nella Fratellanza della Luce.

Come ricorda Louise-Marie Frenette nel suo libro “Omraam Mikhaël Aïvanhov. Vita di un Maestro occidentale” (Stella Mattutina Edizioni), quando Aïvanhov parlava di Fratellanza intendeva quanto segue:

 

“La grande famiglia di tutti gli esseri che cercano la Luce e che si ispirano a una filosofia basata sull’amore e sulla giustizia. Tutti i cercatori di Luce appartengono, coscientemente o no, a una Fratellanza universale”.

 

Ringrazio il Cielo per questo viaggio…

 

Avelio Borroni – estate 2024. Photo: © 2024 by Avelio Borroni